sabato 8 maggio 2010

Fidarsi in farmacia

In farmacia ci sono due nuove ragazze di cui una rumena che sta facendo il tirocinio.

Questa ragazza è piuttosto timida, si vede a occhio nudo, e quando serve un cliente si pone in modo molto pacato, quasi timoroso.


Ieri una signora ha chiesto delle gocce di qualcosa.

La ragazza ha chiesto alle colleghe, si è assicurata di offrire il prodotto corretto e l'ha porto alla signora che con aria sospetta ha commentato che non erano quelle le gocce che aveva chiesto.


La ragazza è diventata rossa e le ha confermato che era il medicinale giusto.

La signora allora ha tirato fuori il bugiardino e si è messa a leggerlo con aria quasi schifata.


Passa il dottore, la saluta cordialmente e la signora lo investe di parole spiegando il suo "problema".

Il dottore le conferma che quelle che ha in mano sono le gocce da lei richieste e la signora si tranquillizza.

Era stata cambiata la confezione del prodotto.

Non ti dico l'imbarazzo della ragazza che si è, pian pianino, allontanata.


Ma io dico : è davvero necessario trattare in maniera sospetta una persona solo perchè straniera o timida o non spavalda ?

Rivolgersi a questa ragazza con gentilezza, no ?

Porsi delle domande, no ?

Pensare che possiamo essere noi a sbagliare (anche se ci sentiamo onnipotenti), no ?


Ci sono rimasta male io per la ragazza.


I bipedi .. che razza strana !!

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