martedì 8 febbraio 2011

Ode al delinquente

Oh tu, comune mortale
che ti scaraventi giù dal letto al mattino presto,
ingurgiti un caffé e di corsa in bagno per prepararti a uscire.

Tu, comune mortale, dove vai a quest'ora ?
Ma a lavorare, in ufficio, in fabbrica o su un mezzo pesante.
Quando ti va bene hai anche un'ora intera per ingozzarti con un panino e una birra
e poi nuovamente al lavoro fino a sera.

Torni a casa stanco, magari nervoso,
non sei riuscito a chiudere quella pratica, seppur urgente.
Hai combattuto col capo che non sentiva ragioni,
sei stato forzatamente gentile al telefono con quella persona che non era in grado, o non voleva, aiutarti,
hai perso il tram e sei rimasto per quasi mezz'ora ad aspettare il prossimo per poi, finalmente, depositare le tue stanche membra sul divano.

Oh tu, comune mortale
perchè hai scelto di complicarti la vita ?
Chi parlerà di te ?
Chi si ricorderà di te ?
Quale sarà il segno che lascerai nei libri di storia ?
Nessuno !

Se tu avessi scelto di fare il delinquente
avresti vissuto sicuramente meglio,
avresti avuto il rispetto di quelli che ti abitano accanto,
dei colleghi.

I telegiornali avrebbero parlato di te,
i quotidiani avrebbero consumato litri di inchiostro per esaltare le tue qualità,
avresti insegnato ai ragazzini "come vive un vero uomo"
e avresti destato l'interesse di qualche produttore cinematografico
che avrebbe fatto un colossal della tua vita con guadagni (suoi) inimmaginabili
... e tu saresti rimasto nella storia !

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